Image

Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine

Image

Chiara Dynys, «Fluo S.T.», 2021

Image

Chiara Dynys, «Fluo S.T.», 2021

Tele piegate e libri di luce

La nuova sede milanese di Cortesi Gallery inaugura con Bonalumi. A Lugano c’è Chiara Dynys

Image

Ada Masoero

Giornalista e critico d’arte Leggi i suoi articoli

Per inaugurare la nuova sede milanese in via Morigi 8, Cortesi Gallery ha scelto Agostino Bonalumi, di cui presenta, fino al 23 luglio, la personale «Ricucire la tela», a cura di Marco Meneguzzo. La rilettura del curatore sul lavoro di quest’artista così centrale nell’arte italiana del secondo dopoguerra prende le mosse dalla definizione di «pittura-oggetto» che Gillo Dorfles, suo estimatore e amico, attribuì ai suoi lavori.

Dorfles colse la specificità del lavoro di Bonalumi (1935-2013) all’interno delle ricerche sulla superficie scaturite dal gesto dirompente di Lucio Fontana, evidenziandone la duplice natura, pittorica e scultorea al tempo stesso. Bonalumi, infatti, non trapassa la tela, ma la piega, la incurva, la tende, la ricuce: il che fa di lui, scrive Meneguzzo, un «rivoluzionario costruttivo». Evocato sul piano teorico, Dorfles è «presente» in mostra anche attraverso due dipinti di Bonalumi della sua collezione, mai esposti prima, qui con altri lavori degli anni tra i ’60 e gli ’80.

A Lugano, in via Nassa, continua fino al 23 luglio «Chiara Dynys. Parade», curata da Giorgio Verzotti. Nella mostra (in contemporanea con la personale presentata fino a settembre dal Fai in Villa Panza a Varese) sono esposte opere recenti e alcuni lavori inediti. Fra le prime, i libri aperti di metacrilato, della serie «Tutto», avviata nel 2015, dalle cui pagine emergono, a rilievo, parole antinomiche, e i libri di vetro opalino retroilluminato (questi chiusi e visti dal dorso) di «Enlightening Books».

Il metacrilato torna nei nuovissimi lavori «Fluo S.T.», 1996-2021: sorta di quadri in cui compaiono inserti specchianti, per impedire all’osservatore di «andare oltre». Mentre la versione ridotta di «Giuseppe’s Door», l’opera monumentale installata in Villa Panza, rammenta il sodalizio di Chiara Dynys con il collezionista, che la definiva l’«artista della luce».

Chiara Dynys, «Fluo S.T.», 2021

Ada Masoero, 23 giugno 2021 | © Riproduzione riservata

Altri articoli dell'autore

Nel Palazzo Tosio|Ateneo di Scienze Lettere ed Arti è esposta una derivazione molto simile all’originale, restaurata nel 2023

In attesa della nuova edizione del progetto a giugno, è esposta una selezione delle 100 opere allestite in altrettanti borghi italiani

La galleria Tornabuoni Arte di Milano ospita un percorso che affianca undici opere di Felice Casorati a dipinti di artisti a lui affini per tematiche e atmosfere

Dal 30 aprile nel comune di Bellano trova casa, grazie alla donazione della famiglia, l’intero corpus grafico e un centinaio di dipinti dell’artista scoperto nel 1983 da Giovanni Testori

Tele piegate e libri di luce | Ada Masoero

Tele piegate e libri di luce | Ada Masoero