Sussurri e grida dal Colosseo

Edek Osser |  | Roma

C’è un caso Colosseo: una possibile «grande mangiatoia», ha denunciato «il Fatto Quotidiano», fatta di sprechi e di irregolarità per consulenze e incarichi, affidati senza contratto, a persone alle quali viene riconosciuto un debito a bilancio senza chiarezza sui loro compiti. Esistono anche contratti di servizio che non rispettano o eludono con diversi artifici l’obbligo della gara pubblica.

Responsabile è la Soprintendenza speciale per i Beni archeologici di Roma retta fino al febbraio 2015 da Maria Rosaria Barbera: nel 2014 la spesa per collaborazioni è stata di 7 milioni di euro. Le accuse del «Fatto Quotidiano» (Stefano Feltri e Carlo Tecce, 15 dicembre) vengono dai documenti di un dossier-denuncia di oltre mille pagine consegnato alla Corte dei Conti il 19 maggio 2016 e all’Anac di Raffaele Cantone il 26 luglio successivo da Rinaldo Satolli, segretario del Coordinamento Beni e
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