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Stilista collezionista, artista botanico

La collezione di agnès b., Anselm Kiefer, un omaggio alla scena artistica degli anni Ottanta con Keith Haring e gli scatti di Leila Alaoui sono le quattro mostre che la Collection Lambert presenta sino al 5 novembre. Il Musée d’Art Contemporain allestisce «On aime l’art…! agnès b.» con più di 300 opere della collezione della stilista, il cui vero nome è Agnès Troublé, grande appassionata d’arte moderna e contemporanea, e in particolar modo delle avanguardie. Sono esposti i disegni a biro di Alighiero Boetti, le grandi tele di Chano Devi, i lavori di Mona Hatoum e Jivya Soma Mashe. Ampio spazio è dato alla scena africana, con le opere di Chéri Samba e di Frédéric Bruly Bouabré.

Sono poi presentate opere di Calder, Banksy, Basquiat, John Giorno, e fotografie di Man Ray, Massimo Vitali, Kenneth Anger, Diane Arbus e Berenice Abbott. Nell’ambito dei 40 anni del Centre Pompidou, che si festeggiano per tutto il 2017, Avignone presenta anche la mostra «La vita segreta delle piante», dal nome di una serie di dieci tele, prestata dall’istituzione parigina, in cui Anselm Kiefer mescola pittura, rami, foglie di piombo e fili di ferro. L’opera, che l’artista tedesco ha realizzato tra il 2001 e il 2002, è allestita insieme ai lavori di altri artisti della scena contemporanea tedesca, Lothar Baumgarten, Wolgang Laib e Joseph Beuys, di cui Kiefer è stato allievo a Düsseldorf.

Dopo la grande esposizione su Robert Combas, la Collection Lambert apre questa volta le porte a Keith Haring, con 30 opere in prestito da collezioni private. L’artista americano (scomparso a soli 31 anni nel 1990), disegnando sui muri e nelle strade di New York, contribuì nel corso degli anni Ottanta, insieme a Jean-Michel Basquiat e Julian Schnabel, a rilanciare e a rinnovare l’arte pittorica. Infine Avignone propone una mostra dedicata alla fotografa e videomaker franco-marocchina Leila Alaoui, morta in un attentato in Burkina Faso nel 2015. La rassegna, che allinea tra le altre opere gli scatti delle serie «No pasará» e «Les Marocains», si intitola «Je te pardonne».

Luana De Micco, 12 settembre 2017 | © Riproduzione riservata

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Stilista collezionista, artista botanico | Luana De Micco

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