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Stefano Miliani
Leggi i suoi articoliSpoleto (Perugia). Il critico d’arte Giovanni Carandente, napoletano del 1920 morto a Roma nel 2009, ebbe un legame particolarmente fecondo con Spoleto, con il suo Festival dei Due Mondi e con l’intera cittadina. Durò mezzo secolo. La gigantesca scultura di Alexander Calder davanti alla stazione ferroviaria è merito della sua azione di critico militante, per ricordare come abbia lavorato pensando anche a lasciare un terreno coltivabile alla cultura, non solo su mostre passeggere. È dunque un bell’avvenimento l’apertura, anzi a essere esatti la riapertura, a Palazzo Collicola – Arti visive diretto da Gianluca Marziani della Biblioteca Carandente da sabato 17 dicembre: raccoglie oltre trentamila volumi d’arte, perlopiù moderna e contemporanea, di archeologia, poesia visiva e discipline affini. Per il Comune implica anche superare i timori da terremoto per di più in un edificio che ha visto aprirsi crepe dopo le scosse del 24 agosto e del 30 ottobre. La biblioteca d’arte Carandente raccoglie libri donati dallo studioso dagli anni Ottanta in poi, arricchendosi da ulteriori donazioni della curatrice di mostre e critica Martina Corgnati. La biblioteca rimase aperta dal 2006 al 2012, quando fu chiusa per ragioni di bilancio anche se i libri potevano essere consultati a Palazzo Mauri. Adesso torna a essere a disposizione di studenti e ricercatori. Insieme alle monografie, possiede una fototeca e tre fondi archivistici con carte dello scultore spoletino Leoncillo Leonardi, una documentazione sul Premio Spoleto e i carteggi del critico come l’epistolario scambiato con Calder tra il 1962 e il 1982. A ciò si aggiungono carte su Carandente direttore delle arti visive della Biennale di Venezia dal 1988 al 1992 Comune di Spoleto www.comunespoleto.gov.it Festival dei Due Mondi www.festivaldispoleto.com Spoleto, la Rocca s'illumina di notte http://www.ilgiornaledellarte.com/articoli/2016/12/127096.html

Giovanni Carandente

Palazzo Collicola a Spoleto

La biblioteca Carandente
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