Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Jenny Dogliani
Leggi i suoi articoliVenezia si tinge di giallo. Difficile non notare la somiglianza tra l'opera di Jason deCaires Taylor nel padiglione di Grenada e il colossale progetto esposto alla Fondazione Pinault cui Damien Hirst ha lavorato negli ultimi dieci anni. Fotografo subacqueo diplomato in scultura all'Institute of Art di Londra, nato da padre inglese e madre della Guyana, deCaires Taylor ha iniziato a produrre le prime sculture sottomarine nel 2004, quando un devastante uragano decimò la barriera corallina dell'isola.
L'idea, proseguita sino a oggi, era quella di creare un museo subacqueo con sculture realizzate con una miscela di cemento per uso marino, sabbia e microsilice destinata a durare nei secoli e a diventare la base su cui fare attecchire nuovi coralli (il Museo è sorto a Lanzarote, nelel Isole Canarie, Ndr). Che si tratti di «antichi» reperti salvati dall'oblio dei fondali del Mediterraneo o di calchi di moderni abitanti dell'isola caraibica, insomma, i coloratissimi e fragili coralli non sembrano aver fatto distinzione.
Dove: «The Bridge»-417 Fondamenta Zattere, Dorsoduro
Articoli correlati:
Relitto perfetto
Il progetto di Jason deCaires Taylor nel Padiglione di Grenada. Foto di Jenny Dogliani
Il progetto di Jason deCaires Taylor nel Padiglione di Grenada. Foto di Jenny Dogliani
Altri articoli dell'autore
Il cessate il fuoco del 27 dicembre apre a una fase di stabilizzazione lungo la frontiera orientale e rende di nuovo accessibili siti archeologici come Prasat Ta Khwai, testimonianza dell’arte khmer tra storia, conflitto e tutela
Dal 23 dicembre, al Grand Egyptian Museum, è iniziato il restauro e la ricomposizione pubblica della seconda barca solare di Cheope. Un cantiere aperto che durerà circa quattro anni restituisce al pubblico uno dei manufatti più complessi e simbolici dell’Antico Regno
A un secolo esatto dalla nascita ufficiale del suo logo, Renault ripercorre l’evoluzione del losange da segno industriale a struttura visiva autonoma, con una mostra che indaga il rapporto tra industria e arte contemporanea
Rappresentante della generazione storica della famiglia Agnelli, sorella dell’avvocato, Maria Sole Agnelli ha attraversato il Novecento tra impegno civile, responsabilità pubbliche e una concezione della cultura come infrastruttura educativa, maturata anche attraverso il ruolo alla guida della Fondazione Agnelli



