Sisma dopo sisma, i progetti devono adeguarsi

Stefano Miliani |  | Bucchianico (CH)

Con quel campanile che svetta su Bucchianico, borgo arroccato su un colle a sud di Chieti, la chiesa di Sant’Urbano (fondata nel Medioevo e ricostruita nel ’700) aveva 2 milioni di euro stanziati per restauri dopo il sisma del 2009 ed era in corso di elaborazione il progetto; il nuovo sisma ha reso più urgente e più complesso l’intervento pianificato. Benché la chiesa, che conserva reliquie ritenute del santo, sia molto usata per cerimonie religiose popolari, il Comune l’ha fatta chiudere perché, spiega Vincenzo Scarci della Soprintendenza dell’Abruzzo, «si evidenziano profonde lesioni dovute al cedimento parziale del terreno di fondazione sulla parete sud-ovest, nell’angolo dove è ubicata la torre campanaria, nel pavimento e su tutti gli archi della volta nella navata, oltre che nel pavimento della cripta». Va perciò calibrato diversamente il restauro strutturale.

Nel centro storico di
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