Coppia di leoni in bronzo, dinastia Ming-Qing, secolo XVII-XVIII, stima 60-80mila euro © Pandolfini Casa d’Aste 2022

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Coppia di leoni in bronzo, dinastia Ming-Qing, secolo XVII-XVIII, stima 60-80mila euro © Pandolfini Casa d’Aste 2022

Sculture e oggetti benaugurali dal lontano Oriente

Pregiate porcellane cinesi del XVII secolo sono proposte da Pandolfini, a Firenze, il 20 dicembre. Sempre dalla Cina proviene la rara e grande «Guanyin» che sarà invece battuta all’asta da Il Ponte il 21, a Milano

Carlotta de Volpi

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In questa ultima settimana di aste dell’anno, due importanti appuntamenti italiani sono dedicati all’arte dell’Estremo Oriente. Martedì 20 Pandolfini propone nei suoi spazi fiorentini una varietà di opere e oggetti d’arte asiatica, con un’attenzione particolare rivolta alle porcellane.

Il top lot è la coppia di vasi in porcellana bianca e blu della dinastia Qing del XVII secolo, sulla cui superficie si muovono personaggi quali filosofi, saggi e studiosi su uno sfondo raffigurante luoghi di culto, con riferimenti paesaggistici reali (stima100-150mila euro). Da segnalare un’altra coppia di vasi realizzati durante il Periodo Repubblica, in porcellana turchese con paesaggi inseriti all’interno di riserve bianche e adornati da piccoli fiori (15-20mila). Vanno poi menzionati i due leoni guardiani in bronzo, ornamenti caratteristici della tradizione architettonica cinese, di solito posizionati di fronte ai palazzi degli imperatori e alle loro tombe per allontanare influenze negative (60-80mila).

Di notevole interesse anche la sezione dedicata ai tessuti e ai ricami, come l’esemplare risalente alla tarda Dinastia Qing, sulla cui superficie in seta blu è ricamata la divinità taoista della longevità, Shoulao, con un cervo, all’interno di una larga cornice con nuvole, simboli e un susseguirsi di divinità (8-9mila). Per quanto riguarda la sessione relativa a dipinti e disegni, emerge la serie di quattro opere su carta raffiguranti scene di vita quotidiana della Cina nel periodo della dinastia Qing del XIX secolo (3-4mila) e una coppia di dipinti in policromia su seta (3-4mila).
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Mercoledì 21 è il turno della casa d’aste Il Ponte, che a Milano offre un esauriente sguardo sulla produzione artistica orientale attraverso un ricco nucleo di opere inedite.

Proviene dalla Cina, tarda dinastia Qing, la grande scultura in porcellana Dehua raffigurante Guanyin, bodhisattva della compassione (15-20mila). La sua figura, caratterizzata dalla minuziosa lavorazione e l’invetriatura bianco latte, appare impreziosita da una lunga collana da preghiera e un elegante copricapo. Sempre realizzati nel Regno di Mezzo sono una raffinata coppia di vasi a balaustro con lungo collo svasato in porcellana, decorati con simboli buddisti e «ramages» fogliacei (16-18mila), un cavallo in giada grigia screziata, opera particolare per il colore della pietra, la grandezza e la qualità dell’intaglio (10-12mila), la coppia di leoni buddisti in ceramica Shiwan invetriata, dipinti in brillanti tonalità dell’azzurro e del verde (12-15mila) e la scultura in bronzo dorato raffigurante un dignitario della tarda dinastia Ming, XVII secolo (15-18mila).

Se ci si sposta verso il sud est asiatico si trova invece l’imponente Buddha thailandese in bronzo risalente al XV-XVI secolo, assorto in meditazione su un fiore di loto (8-10mila), mentre dal Giappone arrivano due vasi in argento «Shibayama» con applicazioni in madreperla, corallo, avorio e smalti (900-mille) e una selezione di stampe ukiyo-e. Tra queste, spicca la veduta dell’improvviso «Acquazzone sul ponte di Ohashi» del maestro Hiroshige (1.100-1.200).
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Grande e rara Guanyin in porcellana Dehua, Cina, tarda dinastia Qing Periodo della Repubblica, stima 15-20mila euro © Il Ponte Casa d’Aste

Coppia di vasi, Cina, dinastia Qing, XVII secolo, periodo Kangxi, stima 100-150mila euro © Pandolfini Casa d’Aste 2022

Carlotta de Volpi, 19 dicembre 2022 | © Riproduzione riservata

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Sculture e oggetti benaugurali dal lontano Oriente | Carlotta de Volpi

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