Schmidt sdoppia gli Uffizi

Laura Lombardi |  | Firenze

Il progetto di doppio percorso del nuovo direttore per separare la folla di turisti «mordi e fuggi» da altri più «contemplativi» riunisce da una parte i capolavori, dall’altra opere meno note. Ma rischia di snaturare la funzione originaria del museo, per cui molti lo contestano ritenendolo un cedimento ai dati puramente contabili del turismo


Quale sarà il futuro dei venti «supermusei» della riforma Franceschini? Ma soprattutto e più in generale: quale deve essere il ruolo del museo oggi? Quale il criterio nella scelta della fruizione? Quello pedagogico, che punta a inquadrare le opere nel contesto culturale in cui furono create? O strumento per sostenere l’economia del turismo con l’obiettivo di favorire il culto di alcune icone che i visitatori possono poi ritrovare nel ricco merchandising dei servizi aggiuntivi? Ma che cosa vogliono veramente i visitatori? Istruirsi? Provare piacere
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