Arabella Cifani
Leggi i suoi articoliAttraverso tagli tematici (Crema nel Rinascimento; Botteghe d’arte cremasche; Architettura; Scolpire in terracotta; Arti del pennello. Pitture e pittori; Maestri legnamari; Tra collezionismo e dispersione; Conservare e indagare), i diversi autori del volume (Giuliana Albini, Paola Venturelli, Luisa Giordano, Martino Astolfi, Paola Bosio, Giuliana Ericani, Paola Bonfadini, Gabriele Cavallini, Maria Verga Bandirali, Marco Albertario, Stefano Lusardi, Renata Casarin, Paolo Bensi, Marco Ermentini), affrontano gli aspetti più salienti dell’arte della cittadina di Crema, passata nel 1449 sotto la Serenissima. Emerge la caratterizzante realtà delle botteghe d’arte, come quelle dei De Fondulis, attivi tra Lombardia e Veneto, in contatto tra l’altro con la Padova di Mantegna e la Milano di Bramante e Leonardo da Vinci, in grado di lavorare a livelli eccelsi la terracotta, o dei maestri del legno De Marchi, impegnati anche per San Petronio a Bologna.
Altra realtà emergente quella delle grandi squadre dei maestri che producono le tavolette da soffitto, con prodotti di altissimo livello, realizzati da autori di grandi capacità , anche molto vicini all’ambito dei cosiddetti leonardeschi milanesi, in modo particolare Bernardino de Conti.
Rinascimento cremasco. Arti, maestri e botteghe tra XV e XVI secolo, a cura di Paola Venturelli, 216 pp., ill. col. e b/n, Skira, Milano 2015, € 35,00
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