Veduta del Teatro romano di Tuscolo

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Veduta del Teatro romano di Tuscolo

Riapre il Parco archeologico e culturale di Tuscolo

Le prime tracce dell’insediamento urbano risalgono al X secolo a.C.

Federico Castelli Gattinara

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Si chiama «Tuscolo. Il luogo primitivo dell’anima», come lo definì Fosco Maraini, il progetto finanziato dalla Comunità Montana dei Castelli Romani e Prenestini che punta a tutelare e valorizzare il patrimonio sia storico-archeologico sia naturalistico del Tuscolo.

La storia recente di questo parco, che sorge 30 km a sud di Roma, vede in prima fila proprio la Comunità Montana, che nel 1984 acquista quasi 50 ettari di terreno dai principi Aldobrandini e nel 1993 completa l’operazione con tutta l’area archeologica relativa all’antica città di Tusculum, fondata secondo la leggenda da Telegono, figlio di Ulisse e della Maga Circe.

Le prime tracce dell’insediamento urbano risalgono al X secolo a.C. Divenuta rapidamente una delle più importanti città della Lega Latina, è battuta da Roma nella battaglia del Lago Regillo (496 a.C.), capitola definitivamente nel 381 a.C. e diventa in seguito residenza estiva di imperatori, senatori e scrittori rinomati, tra cui Silla, Cicerone, Lucullo, Tiberio e Matidia.

Dal 1994, per studiare e tutelare il patrimonio di uno dei siti più ricchi, importanti e depredati del Lazio, la Comunità Montana decide di chiamare e sostenere le campagne di scavo della Scuola Spagnola di Storia e Archeologia in Roma, più di venti fino a oggi: con l’ultimo scavo di maggio scorso, oltre alle indagini nelle aree delle mura occidentali della città e della necropoli annessa alla chiesa medievale costruita sui resti delle terme romane del foro, le ricerche in collaborazione con l’Itabc-Cnr hanno individuato il limite della città medievale, con le mura e le torrette difensive.

Il 10 aprile il Parco Archeologico e Culturale di Tuscolo riapre con restauri e migliorie. Due sono stati i tentativi, falliti, di farne un parco archeologico nazionale in modo da condividere con Stato e Regione Lazio la tutela e i finanziamenti finora ricaduti solo sulla Comunità Montana: a quanto reso fruibile in questi anni (il parco è chiuso da settembre per lavori), tra cui il teatro del 75 a.C. riaperto nel 2003 e diventato il simbolo del parco, si aggiungono il completamento degli scavi dell’edifico termale, con il consolidamento, il restauro e la protezione delle strutture, la valorizzazione del Tempio di Mercurio con la ricostruzione della volumetria dell’alzato e il restauro del pavimento musivo, la bonifica vegetale del teatro, il controllo, potatura o sostituzione degli alberi lungo i percorsi, la rete elettrica e la riorganizzazione dell’area attrezzata, con un nuovo punto accoglienza, nuovi arredi e un’area giochi.

Veduta del Teatro romano di Tuscolo

Federico Castelli Gattinara, 09 aprile 2019 | © Riproduzione riservata

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Riapre il Parco archeologico e culturale di Tuscolo | Federico Castelli Gattinara

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