Una selezione di capolavori di Rembrandt, Vermeer e altri maestri della pittura olandese del 600, provenienti dalla Leiden Collection di New York, fondata nel 2003 dall’uomo d’affari Thomas Kaplan, e dal Louvre di Parigi, raggiunge per la prima volta Abu Dhabi. Partono da New York, tra gli altri, 15 quadri di Rembrandt, tra cui un dipinto giovanile, «Autoritratto con volto nell’ombra» del 1634, e «Busto di un uomo con barba» del 1633.
Lasciano Parigi invece l’«Autoritratto con tavolozza in una nicchia» di Gerrit Dou (1660-65) e «Eleazaro e Rebecca al pozzo» di Ferdinand Bol, dipinto donato al museo parigino dallo stesso Kaplan nel 2017. Sono allestite poi l’una accanto all’altra, e per la prima volta, due tele di Vermeer: «La merlettaia» (1669-70 circa) del Louvre e «Giovane donna seduta al virginale» (1670-72) della Leiden Collection, che il pittore di Delft realizzò a partire dalla stessa tela.
La mostra «Rembrandt, Vermeer e il Secolo d’oro olandese», dal 14 febbraio al 18 maggio, è la prima mostra «internazionale» del Louvre Abu Dhabi, sottolinea in una nota il museo degli Emirati, inaugurato nel novembre 2017 e che col Louvre ha stipulato un accordo trentennale di collaborazione e scambi.
L’esposizione, ha spiegato Lara Yeager-Crasselt, conservatrice della Leiden Collection, che ha curato la mostra insieme a Blaise Ducos, conservatore al Louvre, «propone due trame narrative: da una parte l’evoluzione della carriera di Rembrandt, dall’altra lo sviluppo della pittura di genere nell’Olanda del XVII secolo». A sua volta Ducos ha sottolineato il «confronto inedito» tra le opere delle due collezioni: «Questa mostra non intende fornire un panorama dell’arte olandese del ’600, ha osservato, è piuttosto un’evocazione». In tutto sono allestite 95 opere anche di Jan Lievens, Carel Fabritius, Frans Hals e Frans van Mieris.
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