Image

Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine

Image

Una delle architetture temporanee realizzate dal gruppo Designlab Experience

Image

Una delle architetture temporanee realizzate dal gruppo Designlab Experience

Qui nacque la famiglia reale dei Saud

Concerti, performance, installazioni: inizia la Diriyah Season

Maurita Cardone

Leggi i suoi articoli

Alle origini della storia dell’Arabia Saudita c’è un’antica città di terra che diede i natali ai Saud, la famiglia che regna su questi territori dall’inizio del Novecento. Oggi le rovine di Diriyah, un intricato dedalo di strette vie ed edifici di fango rosso alle porte di Riad, accolgono fino a marzo Diriyah Season, un festival annuale con centinaia di eventi ed esperienze culturali e ricreative (programma sul sito), tra cui la Biennale d’arte contemporanea intitolata «After Rain», pensate per valorizzare il patrimonio culturale locale, tra cui il distretto di Turaif, patrimonio Unesco.

Il festival si svolge sotto il coordinamento della Diriyah Gate Development Authority, nata allo scopo di rivitalizzare questi luoghi così significativi per la formazione di un Paese la cui identità è in via di ridefinizione. All’interno del programma, per il secondo anno, in questa edizione ci sarà anche Diriyah Nights, uno spazio immersivo che ospita un fitto cartellone di esperienze notturne, tra cui concerti, performance, installazioni, oltre che un’offerta di ristorazione esclusiva.

Gli eventi sono ospitati all’interno di architetture temporanee realizzate dal gruppo Designlab Experience, con sede a Dubai, che in quest’occasione collabora con artisti internazionali per creare installazioni immersive site specific fatte di luce e sabbia. Il light designer neozelandese David Trubridge realizza un’installazione luminosa che accende gli alberi e il paesaggio dell’oasi di Diriyah. Gli artisti olandesi Paul Vendel e Sandra de Wolf presentano un falò di luci che è un omaggio alla tradizione comunitaria e di vita all’aperto tipica della cultura saudita e funge da luogo di incontro dove i visitatori possono rilassarsi e condividere storie.

L’installazione «From this Earth», del duo di Dubai Karim+Elias, è una struttura composta da sfere di sabbia impilate a formare strutture che ricordano lo stile delle mashrabiya locali. «Palm Whispers», dello stesso duo, è un’esperienza interattiva in cui materiali riflettenti dorati formano ombre che ricordano le palme da dattero. Riferimenti all’architettura in stile Nadji di Diriyah, in particolare ai tradizionali motivi che decorano le porte, adornano molte delle strutture temporanee create da Designlab Experience.
 

Una delle architetture temporanee realizzate dal gruppo Designlab Experience

Maurita Cardone, 05 febbraio 2024 | © Riproduzione riservata

Altri articoli dell'autore

La notizia ha scatenato stupore e indignazione, soprattutto perché il progetto del presidente Trump è andato avanti senza consultazioni pubbliche né pareri tecnici e con un’aura di segretezza

Alla Poster House 70 opere della Fondazione Massimo e Sonia Cirulli offrono un’approfondita lettura del rapporto tra arte, propaganda e potere nel ventennio italiano

Al MoCA e a The Brick statue confederate rimosse, intatte o vandalizzate, sono accostate a opere contemporanee per interrogarsi sul significato dei monumenti

Nata nel 2024 come prima galleria d’arte palestinese di Israele, oggi ha il compito di raccontare la terra più contesa della storia e i suoi popoli. «Volevo una piattaforma per il cambiamento», afferma il fondatore Said Abu Shakra

Qui nacque la famiglia reale dei Saud | Maurita Cardone

Qui nacque la famiglia reale dei Saud | Maurita Cardone