Quattro mostre dopo la lunga attesa

Roberta Bosco |  | Santander

Con tre anni di ritardo sulla data prevista per la sua inaugurazione, il 23 giugno apre al pubblico il Centro Botín, il primo progetto spagnolo dell’architetto (e senatore a vita) Renzo Piano. Con un costo di circa 80 milioni di euro e una superficie edificata di oltre 10mila metri quadrati, l’edificio si affaccia sul golfo, dove una volta approdava il ferry per Portsmouth, in Gran Bretagna, come un ufo appena atterrato nella costa cantabrica. Il suo rivestimento, composto di 270mila piastrelle rotonde di ceramica, riflette il mare e il cielo, conferendo un aspetto cangiante ai due volumi interconnessi della costruzione, circondata dagli storici Jardines de Pereda.
 
La Fundación Botín, presente nel mondo dell’arte contemporanea spagnola dai primi anni Ottanta, inaugurerà la nuova sede con quattro mostre, che mirano ad attirare diversi tipi di pubblico. La più attesa è «Y» di Carsten Höller
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