Quando i Corsini chiesero a Luca Giordano di non «correr dietro le donzelle»

Laura Lombardi |  | Firenze

Nel segno di quella virtuosa collaborazione tra antiquari e istituzioni che da sempre ha contribuito alla ricchezza del patrimonio museale, si è compiuto l’acquisto da parte degli Uffizi, presso gli antiquari Francesco Antonacci e Damiano Lapiccirella, del dipinto di Luca Giordano raffigurante la «Gloria di sant’Andrea Corsini» del 1682, identificabile come il modelletto definitivo, citato nei documenti ma non più apparso al pubblico dal 1705, realizzato dall’artista per la decorazione ad affresco della cupola della Cappella Corsini di Santa Maria del Carmine a Firenze.
«L’Assunzione in Paradiso di Andrea Corsini» era stata dipinta per celebrare, come l’intera cappella (affidata da Neri e Bartolomeo Corsini all’architetto Pier Francesco Silvani), il santo di famiglia canonizzato nel 1629 da Papa Urbano VIII ed è quest’opera a sancire la fama del pittore napoletano a Firenze; dopo questa
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