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Stefano Miliani
Leggi i suoi articoliNella città della ricostruzione, la contesa intorno a Porta Barete vede un nuovo importante vincolo sul monumento dopo che il Tar aveva sospeso una misura simile voluta nel 2014 dall’allora direttore regionale dei beni culturali Francesco Scoppola. Ricordiamo che gli abitanti del condominio confinante fino al sisma con la porta (in via Roma 207) vorrebbero fosse ricostruito dov’era e il loro ricorso aveva bloccato il vincolo; molti invece vorrebbero l’edificio più lontano.
Al che, in sintesi, la soprintendente de l’Aquila e i Comuni del cratere Alessandra Vittorini dice: «Con il nuovo provvedimento, la fascia libera e non occupabile diventa di 10 metri a partire dai manufatti in ragione della rilevanza storica, architettonica e culturale dell’area corrispondente all’antica antiporta» e in ragione delle recenti scoperte archeologiche sul posto.
Ma da più parti si invoca un progetto che dia fiato alle mura angioine. «Tutto ciò che attiene al progetto di riqualificazione urbana dell’area di Santa Croce è allo studio del Comune», risponde l’architetto. È così, tuttavia l’amministrazione non potrà ignorare il vincolo che prevede 10 metri di zona libera dal monumento.
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