Image

«Revision of January 10» (2003) di Bridget Riley (particolare). © Bonhams

Image

«Revision of January 10» (2003) di Bridget Riley (particolare). © Bonhams

Pioniere riscoperte: le artiste britanniche in asta a Londra

Da Bonhams il 29 settembre una selezione di opere di artiste britanniche del XX e XXI secolo

Elena Abbate

Leggi i suoi articoli

Il 29 settembre, presso la sede londinese di Bonhams in New Bond Street, si tiene l’asta «Blazing a Trail: Modern British Women Artists» (esposizione delle opere dal 25 al 29 settembre). Con stime che partono dai 1.000 euro, sono proposte opere di 63 artiste britanniche sia affermate sia meno note: l’obiettivo, come ha dichiarato Christopher Dawson, direttore della sezione Modern British and Irish Art e curatore dell’asta, è quello di proporre un panorama più completo dell’arte del XX e XXI secolo dando visibilità ad artiste di valore ma storicamente trascurate.

Sono perciò presentate insieme le opere più svariate, sia dal punto di vista tecnico (dalla grafica alla pittura alla scultura), sia da quello tematico: dai dipinti di sapore impressionista di Dorothea Sharp (con stime tra i 14-35mila euro) a quelli astratti di Gillian Ayres (di cui è in asta anche la ceramica dipinta «Bowl» del 1989 a 1.800-2.300 euro), dai ritratti alle nature morte.

Tra le opere grafiche spicca «These Feelings Were True» (47-70mila), un set di 8 litografie di Tracey Emin del 2020, raffiguranti autoritratti dell’artista che riflettono il suo mondo interiore. Meritano una segnalazione anche le tre serigrafie di Bridget Riley, esponente dell’Op art e figura di rilievo nel panorama artistico britannico del dopoguerra, la cui opera più importante in asta è la gouache del 2003 «Revision of January 10» (59-94mila).

Per la pittura, le aspettative più alte sono per la tela di Laura Knight «Sennen Cove, Cornwall» (70-94mila), dipinta nei primi anni Venti del secolo scorso, ma si segnalano anche «Fishermen» di Prunella Clough (23-35mila), dipinto fra il 1946 e il 1951 ma riscoperto recentemente, e «A dance by the Sea» di Dora Carrington (21-29mila), un’interessante tecnica mista su vetro realizzata intorno al 1920.

Nella scultura emergono gli enormi animali selvatici in filo di ferro di Kendra Haste, presente in asta con «Giraffe» del 2004 (35-59mila) e «Walking Bengal Tiger» del 2001 (23-35mila), quest’ultima ispirata da un viaggio di studio presso il parco nazionale di Bandhavgarh in India. Si segnala inoltre «Poet Warrior» (59-82mila), grande testa in pietra scolpita da Emily Young nel 2000.

In questo tentativo di riscoperta e valorizzazione, il catalogo dell’asta esplora le vicissitudini personali delle artiste per indagare le ragioni della loro limitata fortuna storico artistica e propone interpretazioni alternative che rivedano la tradizione pittorica secondo teorie recenti, quali il saggio di Rebecca Birrell This Dark Country: Women Artists, Still Life and Intimacy in the Early Twentieth Century (Bloomsbury Publishing PLC 2021).

«Revision of January 10» (2003) di Bridget Riley (particolare). © Bonhams

«These Feelings Were True» (2020) di Tracey Emin (particolare). © Bonhams

Elena Abbate, 26 settembre 2021 | © Riproduzione riservata

Articoli precedenti

Le mozioni per non ammettere gli artisti d’Israele e dell’Iran alla Biennale di Venezia contraddicono l’essenza stessa dell’arte che è la libertà di espressione individuale

Lo storico dell’arte è scomparso a Firenze a 84 anni. Era stato ministro dei Beni culturali nel Governo tecnico di Lamberto Dini

La nuova serie podcast di Nicolas Ballario promossa per la 50ma edizione della prima fiera d’arte italiana e dedicata ad alcuni tra i più importanti galleristi del secondo Novecento

Teoria e pratica nei corsi del Gruppo d’Arte formato da Delfina Platto, Daniela Baldon, Daniel Bossini, Monica Maffolini, Mara Dario, Giorgia Peri, Mauro Ottuzzi

Pioniere riscoperte: le artiste britanniche in asta a Londra | Elena Abbate

Pioniere riscoperte: le artiste britanniche in asta a Londra | Elena Abbate