Palazzo Farnese a Piacenza: Foto: Giottodigitaleph per Wikipedia

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Palazzo Farnese a Piacenza: Foto: Giottodigitaleph per Wikipedia

Piacenza riparte

Il programma espositivo fino alla primavera 2021: dal nuovo Centro XNL alla Galleria Ricci Oddi, dagli allestimenti delle collezioni di Palazzo Farnese al ritorno di Raffaello e Klimt

Come la vicina Parma, anche Piacenza riadatta il suo cartellone causa Coronavirus. «Possiamo finalmente dire che Piacenza 2020 riparte! spiega Massimo Toscani, presidente di Fondazione Piacenza e Vigevano. Dal 26 settembre al 10 gennaio 2021 il pubblico potrà tornare ad ammirare la mostra “La rivoluzione siamo noi” nel Centro XNL Piacenza Contemporanea, il nuovo spazio polifunzionale della Fondazione di Piacenza e Vigevano dedicato all’arte contemporanea, una fabbrica di idee per la città e l’Italia intera». Curata da Alberto Fiz e allestita da Michele De Lucchi e Amdl Circle nell’Ex Enel, sede del Centro XNL, la mostra presenta oltre 150 opere di Piero Manzoni, Maurizio Cattelan, Marina Abramovic, Tomás Saraceno, Andy Warhol, Bill Viola, Dan Flavin e molti altri artisti.

La contigua Galleria Ricci Oddi ospita la seconda sezione della rassegna, con lavori di Ettore Spalletti, Wolfgang Laib, Fabio Mauri, Gregor Schneider e Pietro Roccasalva in dialogo con le opere otto-novecentesche conservate nel museo.

Sempre a settembre sarà inaugurata la salita in quota della Chiesa di San Francesco, edificata in piazza Cavalli nel cuore del centro storico cittadino. La medesima piazza dal prossimo ottobre sarà luogo di un insolito confronto. Le statue equestri in bronzo di Alessandro e Ranuccio I Farnese, simbolo di Piacenza, realizzate dallo scultore barocco Francesco Mochi da Montevarchi (1580-1654) dialogheranno con una grande installazione site specific di Mimmo Paladino.

Da segnalare anche i musei di Palazzo Farnese, con nuovi allestimenti delle collezioni. Entro fine anno le sale della Cittadella dei Visconti e di Palazzo Farnese saranno la nuova casa della Sezione Romana, con oltre mille reperti, per la maggior parte inediti, a raccontare la storia di Piacenza dalla sua fondazione nel 218 a.C. Il percorso terminerà con la crisi dell’impero romano, documentata da opere di cultura longobarda. Arricchiscono l’esposizione dispositivi multimediali e ricostruzioni di ambienti antichi.

Dalla primavera 2021 la «Madonna Sistina» di Raffaello, custodita alla Gemäldegalerie di Dresda, ritornerà virtualmente nel complesso monastico di San Sisto per il quale fu realizzata. L’esposizione si snoderà in ambienti aperti al pubblico per la prima volta, conducendo i visitatori alla scoperta del monastero benedettino e del suo patrimonio artistico attraverso videoproiezioni, filmati e ricostruzioni virtuali.

Nello stesso periodo il Centro XNL ospiterà una mostra sullo stilista Gianfranco Ferré e il suo particolare legame con Piacenza sviluppatosi negli anni Ottanta, quando sponsorizzò il restauro degli affreschi del Guercino nella cupola della cattedrale. Il percorso si completerà alla Galleria Ricci Oddi, con alcuni abiti di Ferré affiancati a dipinti ottocenteschi raffiguranti dame elegantemente vestite.

Il programma espositivo di Piacenza culminerà nel 2021 con la presentazione del «Ritratto di signora» dipinto da Gustav Klimt nel 1916-17, sottratto dalla Galleria nel 1997 e ritrovato nel dicembre 2019 in un’intercapedine esterna del medesimo museo.

Palazzo Farnese a Piacenza: Foto: Giottodigitaleph per Wikipedia

La sede di XNL Piacenza Contemporanea

Stefano Luppi, 12 agosto 2020 | © Riproduzione riservata

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Piacenza riparte | Stefano Luppi

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