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Pezzi da Novanta

«The 90s» a Frieze: un decennio da ricostruire

Federico Florian

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Frieze London, la fiera d’arte contemporanea nata nel 2003 e che dal 2014 ha anche una sezione newyorkese, quest’anno introduce una nuova sezione, «The 90s», in cui vengono ripresentate mostre fondamentali degli anni Novanta. Il tutto nell’ordine di quello sguardo retrospettivo cui ormai è dedicata una sezione, sotto varie sigle, in tutte le più importanti fiere del mondo.

Tra le protagoniste, la galleria milanese Massimo de Carlo, che qui reinterpreta «Aperto ’93», esposizione concepita da Helena Kontova e Giancarlo Politi (fondatore di «Flash Art») per la Biennale di Venezia del 1993, che  consacrò internazionalmente artisti quali Maurizio Cattelan, Carsten Höller e Rikrit Tiravanija.

Aperta al pubblico dal 6 al 9 ottobre nella consueta sede di Regent’s Park, per il secondo anno consecutivo sotto la direzione artistica di Victoria Siddall, l’edizione 2016 di Frieze London ospita oltre 160 gallerie, i cui lavori sono a disposizione di collezionisti privati e istituzioni pubbliche, come promettono i due fondi messi a disposizione per i musei nazionali britannici allo scopo di acquistare opere d’arte in fiera (nello specifico, il Frieze Tate Fund, che ammonta all’equivalente di 180mila euro, e il nuovo Contemporary Art Society’s Collections Fund, di 60mila euro).

Tra i progetti più interessanti della sezione principale (tra cui le italiane Franco Noero, Raucci Santamaria, Lia Rumma e T293), l’immersiva installazione luminosa di James Turrell, presentata da Kayne Griffin Corcoran (New York) e, nello stand di Pilar Corrias (Londra), una nuova scultura di Philippe Parreno, protagonista della Hyundai Commission nella Turbine Hall della Tate Modern (dal 4 ottobre al 2 aprile).

Oltre alle sezioni «Live», dedicata alla performance (tra cui figura un’opera di Mahmoud Khaled commissionata dalla galleria del Cairo Gypsum), e «Focus», che ospita le gallerie emergenti (tra le nuove comparse, le londinesi Arcadia Missa, Seventeen e Southard Reid), immancabile è il programma di commissioni d’artista Frieze Projects, quest’anno pensato da Raphael Gygax, curatore del museo Migros di Zurigo. Tra gli artisti in questa sezione, Martin Soto Climent, Yuri Pattison (vincitore di questa edizione) e Julie Verhoeven, che trasforma la toilette della fiera in un’opera d’arte performativa. Completano la rappresentativa italiana Fonti, Frutta, Lorcan O’Neill e Federico Vavassori.

Federico Florian, 02 ottobre 2016 | © Riproduzione riservata

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Pezzi da Novanta | Federico Florian

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