Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Monica Trigona
Leggi i suoi articoliFondata da Javier Peres nel 2002 a San Francisco, Peres Projects è una galleria d’arte contemporanea che promuove artisti che si esprimono prevalentemente attraverso la pittura. Alle sue attuali sedi di Berlino e Milano (in Piazza Belgioioso 2) da venerdì 28 aprile si aggiungerà quella di Seul. Desideroso di espandere la propria presenza a livello internazionale, Peres ha rivolto lo sguardo alla capitale della Corea del Sud, nuovo polo artistico in Asia che, dopo il lancio di Frieze Seoul e l’ondata di gallerie che stanno aprendo in città, rappresenta una ghiotta attrattiva per il mercato internazionale.
Il nuovo spazio sarà inaugurato con una mostra personale di Cece Philips, artista visiva autodidatta alla sua prima personale a Seul, e con una collettiva che vedrà la partecipazione di George Rouy, Emily Ludwig Shaffer, Rafa Silvares e Paolo Salvador. Situato nella zona di Songhyeon-dong, vicino all’NMCA, il museo d’arte moderna e contemporanea, e alle principali gallerie coreane e internazionali, il nuovo spazio di Peres Projects occupa una superficie di oltre mille metri quadrati su quattro piani dove solo il primo e il secondo piano saranno utilizzati come spazi espositivi.
La scena museale locale pare intanto dedicare una certa attenzione a due degli artisti della galleria. Donna Huanca ha inaugurato la sua mostra personale allo Space K (sino all’8 giugno) mentre Richard Kennedy ha in programma una mostra personale al Jeonnam Museum of Art di Gwangyang.

La sede di Peres Project a Seul. Cortesia di Peres Project
Altri articoli dell'autore
La galleria Lévy Gorvy Dayan dedica una mostra a Marcia Marcus, Alice Neel e Sylvia Sleigh, protagoniste della scena artistica newyorkese tra anni ’60 e ’80, in dialogo con artiste contemporanee
Oltre 120 opere di pittori locali dell’800 e ’900 per un viaggio nella storia creativa e culturale della città
La prima personale di Guerrilla Spam nella nuova sede fiorentina di Street Levels Gallery è un viaggio iniziatico tra simboli arcaici e visioni urbane, dove l’assenza diventa racconto e l’arte una mappa per mondi perduti
Dall’intelligenza artificiale alla memoria culturale, un viaggio immersivo nelle nuove frontiere dell’estetica contemporanea