Image

Un'immagine del nuovo allestimento del Museo Diocesano Tridentino

Image

Un'immagine del nuovo allestimento del Museo Diocesano Tridentino

Percorsi tematici al Museo Diocesano Tridentino

Per agevolare accessibilità e comprensione il nuovo allestimento abbandona il criterio cronologico

Camilla Bertoni

Leggi i suoi articoli

Il Museo Diocesano Tridentino riapre con un nuovo allestimento. Sono stati ripensati i contenuto e la grafica dei sussidi didattici, è stata cambiata la zona d’ingresso e rinnovata la pinacoteca, dal 1995 organizzata con scansione cronologica.

«Sulla base di più aggiornati criteri museologici, spiega la direttrice Domenica Primerano, abbiamo optato per un percorso incentrato su singoli temi, pur nel rispetto di una sequenza temporale. Circoscrivere specifiche tematiche accresce l’attenzione e la comprensione da parte di un pubblico non necessariamente esperto. L’accessibilità, non solo fisica, ma anche cognitiva e culturale è l’obiettivo che ci siamo posti, focalizzando l’attenzione sul pubblico più che sulle collezioni. Oggi più che mai il museo deve porre al centro il visitatore, diventare un presidio di relazioni, prendersi cura di una comunità resa più fragile dalla pandemia».

Al piano terra la mostra a cura di Paolo Biscottini dedicata al pittore milanese Guido Pajetta (1898-1987) fino al 23 agosto. Il 10 settembre s’inaugurerà «Anna, la madre di Maria. Culto e iconografia nel Tirolo storico», curata da Alessandra Galizzi Kroegel e Domenica Primerano con Stefanie Paulmichl. Il percorso ruota intorno all’iconografia di sant’Anna tra XV e XVIII secolo, in particolare nell’area tra Austria meridionale e Trentino. Il culto arrivò all’apice tra la fine del ’400 e l’inizio del ’500 subendo un drastico ridimensionamento dopo il Concilio di Trento.

Una ventina tra dipinti e sculture racconterà l’evoluzione nel tempo della rappresentazione della santa, mentre in chiusura un video illustrerà opere non in mostra: affreschi, sculture o altari a portelle troppo grandi o troppo delicati.

Un'immagine del nuovo allestimento del Museo Diocesano Tridentino

Camilla Bertoni, 27 luglio 2021 | © Riproduzione riservata

Articoli precedenti

Nasce dalla donazione di 17 opere la retrospettiva a Ca’ Pesaro su «l’uomo che cambiò il corso della pubblicità italiana del dopoguerra» 

Il restauro delle pietre che rivestono la piazza veneziana ha portato alla luce muri, livelli pavimentali e una sepoltura con resti umani, riconducibili a uno degli edifici di culto più antichi della città, la Chiesa altomedievale di San Geminiano che nei secoli successivi fu spostata e poi abbattuta per completare l’ala napoleonica

Una campagna fotografica, quattro volumi, una mostra, un allestimento permanente: nel Museo Gypsotheca di Possagno trentadue scatti in bianco e nero di grande formato  del fotografo campano interpretano i gessi del grande scultore neoclassico

Nel veneziano Palazzo Franchetti una trentina di opere di varie epoche selezionate dalla curatrice Carolina Pasti con l’obiettivo di promuovere la consapevolezza sul cancro al seno a un pubblico più ampio

Percorsi tematici al Museo Diocesano Tridentino | Camilla Bertoni

Percorsi tematici al Museo Diocesano Tridentino | Camilla Bertoni