Per la prima volta nella Sala di Ercole

Ha riaperto a Palazzo Pitti il «Quartiere del Volterrano»

La Sala di Ercole a Palazzo Pitti a Firenze
Laura Lombardi |  | FIRENZE

Dopo mesi di restauro nella Galleria Palatina di Palazzo Pitti ha riaperto il «Quartiere del Volterrano» (dal soprannome del pittore del ’600 Baldassare Franceschini), l’ala della reggia dove erano le stanze private della granduchessa Vittoria della Rovere.

Nella Sala delle Allegorie, affrescata appunto dal Volterrano, le pareti accolgono due celebri dipinti dello stesso pittore («Burla del Pievano Arlotto» e l’«Amore venale») e di altri artisti, mentre al centro è il marmo ottocentesco di Emilio Zocchi raffigurante «Michelangelo bambino». Si passa poi alla Sala delle Belle Arti dove si trova il «Cristo risorto» di Rubens.

Accessibile per la prima volta al pubblico è la Sala di Ercole affrescata da uno dei grandi protagonisti del Neoclassicismo, Pietro Benvenuti, con le «Fatiche di Ercole». Altro maestro della stagione neoclassica è Luigi Ademollo, nella Sala dell’Arca (che si affaccia sulla cappella delle Reliquie per la devozione privata della granduchessa), con la «Processione guidata da re David con l’Arca dell’Alleanza»; infine si accede alla Sala della Musica, da cui ci si può riconnettere al percorso di visita della Galleria Palatina.

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