Parlano i direttori dei venti supermusei: il parco archeologico di Paestum

Edek Osser |  | Paestum (Sa)

«I turisti devono poter camminare tra le colonne dei templi». Secondo Gabriel Zuchtriegel, il più giovane dei nuovi direttori, «l’approccio scientifico è prioritario: senza ricerca non c’è valorizzazione»

I templi di Paestum sono un sito archeologico di bellezza fantastica e il museo raccoglie reperti speciali. Tra i venti musei «più importanti» d’Italia (tanto da meritare un direttore scelto dal Mibact con un concorso internazionale), Paestum è l’unico a non essere in città e il solo al centro di un grande parco archeologico, con templi greci dei quali si innamoravano già i viaggiatori del Grand Tour, un museo unico con centinaia di reperti scavati nelle necropoli delle antiche civiltà italiche e mura che segnano ancora i suoi confini. Il simbolo di questa raccolta di oggetti e di pitture su pietra è la famosa «tomba del tuffatore». 

Anche il suo nuovo direttore è un po’ speciale: è il più giovane dei 20
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