Parigi: non solo Pinault e Arnault
Quando, nel 2014, Bernard Arnault inaugurò la Fondation Vuitton nell’ardito edificio di Frank Gehry, molti osservatori avevano identificato nel patron del Gruppo Lvmh la figura del mecenate contemporaneo, alla stregua dei grandi mecenati del passato. Arnault a Parigi oggi come i Medici a Firenze nel ’400. Ma il collezionista miliardario investiva nell’arte prima di aprire il suo museo privato. Dal 2007 sostiene il ciclo Monumenta al Grand Palais. Nel 2008 aveva finanziato la mostra «Picasso et les maîtres» del Grand Palais, quella sugli Impressionisti e la moda, nel 2012, al d’Orsay. Aprendo la fondazione per esporvi la sua collezione d’arte contemporanea, l’uomo d’affari si è trasformato anche in committente, chiedendo ad artisti come Olafur Eliasson o Ellsworth Kelly di realizzare opere inedite per lui.
È anche andato più lontano aprendo il museo alla Fashion week per il défilé
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