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Guglielmo Gigliotti
Leggi i suoi articoliRoma. Oggi regna l’ordine o il disordine? Entrambi, secondo la mostra aperta fino al 17 luglio presso la Fondazione Giuliani «Beauty Codes (order/disorder/chaos)», che vale quale secondo appuntamento espositivo di tre, ideato da «Cura», dalla Kunsthallelissabon e dalla Fondazione romana di Valeria e Giovanni Giuliani (la prima esposizione è stata quella di Lili Reynaud-Dewar presso lo spazio di «Cura», in via Ricciotti 4 a Roma, 28 aprile - 5 giugno).
Dalle cristalline strutture geometrizzanti distribuite nello spazio da Haris Epaminonda, a base di barre, ripiani bianchi o contenitori dal fondo dorato, al film di Fischli e Weiss del 1987, «Der Lauf der Dinge», in cui oggetti cadono su quelli vicini in un effetto domino ininterrotto, ipotesi di ordine e il flusso del disordine intrecciano il loro echi per tutto lo spazio della Fondazione. Così avviene con le 345 matite disposte sul pavimento da Pedro Barateiro, secondo controllate modulazioni ritmico-cotruttive e la performance a più attori di Jacopo Miliani («Handling», nella foto un attore si muove davanti a un’opera a muro di Epaminonda); o con le «apollinee» movenze di un attore, nel video di Pablo Bronstein, «Young man spills cremated remains onto the floor», e le «dionisiache» maschere che coprono volti, nei bronzi di Alexandre Singh.
A introdurre l’intero percorso quattro grandi tende di alluminio di Daniel Steegmann Mangrané in cui sono tagliati varchi mistilinei; chiude invece il tutto il video di Lili Reynaud-Dewar del 2012, «Why should our bodies end at the skin?». In mezzo, da menzionare ancora le «stazioni» rappresentate dai dipinti di Jacopo Miliani (impronte di corde a base di spray) e l’installazione, trasformata il giorno dell’inaugurazione in oggetto di una performance, di Amalia Pica, costituita da elementi geometrici in perspex colorato.
Il ciclo si compie con la mostra presso la Kunsthallelissabon di Lisbona, dal 27 luglio al 23 ottobre.
La performance di Jacopo Miliani davanti a un'opera di Haris Epaminonda
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