Nuove strategie possibili per il patrimonio culturale
La novità dei partenariati speciali: soggetto pubblico e soggetto privato si mettono insieme per finalità di interesse generale. Funziona

Esiste un’«Italia interrotta» fatta di una lunga storia di opere ed edifici incompiuti, di cui è disseminato il territorio nazionale, da tempo oggetto di un nutrito confronto sulle pagine di «Il Giornale dell’Arte», ma esiste anche un’«Italia abbandonata», fatta di patrimonio pubblico, ma anche privato, e di grande parte del patrimonio culturale cosiddetto «diffuso», quello che costituisce la densità e la ricchezza culturale del nostro Paese, che ne ha segnato la storia e la sua ricca differenza, che ha costituito baluardo di senso e valore d’uso per le società locali. Differentemente dall’«incompiuto», che costituisce «rovina anticipata» senza memoria d’uso, l’abbandono dei beni culturali è «annullamento» di senso, non solo cesura della memoria di quel che è stato, ma dissipazione di valore sociale e culturale, rovina della memoria. Così, questa situazione coinvolge un
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