«Ritratto di dama con pappagallo» (particolare), di Anton Van Dyck

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«Ritratto di dama con pappagallo» (particolare), di Anton Van Dyck

Non solo Artemisia

I cataloghi autunnali di Dorotheum comprendono un ritratto di Van Dyck e una tela di Corcos

Vittorio Bertello

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Oltre alla «Lucrezia» di Artemisia Gentileschi, olio su tela di 133x106 cm valutato tra 500 e 700 mila euro (cfr. lo scorso numero, p. 64), nell’asta autunnale di Dorotheum di pittura antica, fissata per il 23 ottobre, compaiono molti altri lotti. In successione cronologica, citiamo per esempio la cerchia di Hieronymus Bosch, alla quale il catalogo attribuisce un olio su tavola raffigurante una scena dell’«Ecce Homo» (stime 80-120mila euro); stessa valutazione per una tavola proveniente da un cassone quattrocentesco e riferita a un ambito marchigiano, che rappresenta una scena di «Preparazione per la caccia».

Di Jan Brueghel I (1568-1625) la vendita propone un piccolo olio su tela (26,5x36 cm) raffigurante una «Scena infernale», a 250-350mila euro. Guido Reni (1575-1642) è invece l’autore de «La Fortuna con la borsa dell’oro», un olio su tela di 152x130 cm, proposto a 300-400mila euro mentre è di Anton Van Dyck (1599-1641) uno dei pezzi forti del catalogo, un «Ritratto di dama con pappagallo», olio su tavola, 121x88 cm, valutato tra 300 e 500mila euro.

Tra le opere settecentesche, l’olio su grande tela (230x152 cm) «Sacra Famiglia con sant’Agostino», realizzato da Gaetano Gandolfi (1734-1802), ha stime comprese tra 300 e 400mila euro.

Nella sezione dedicata alla pittura dell’Ottocento, una veduta sul ponte di Rialto a Venezia, olio su tela di 56x76 cm di Giovanni Grubacs (1829-1919), parte da aspettative di 55-60mila euro, mentre «Dis-moi tout!», olio su tela del 1893 di Vittorio Matteo Corcos, che misura 93x60 cm, ha una valutazione tra 200 e 300mila euro (insieme con un suo pendant, «Nous verrons!», fu acquistato tramite la galleria parigina Goupil dal mercante americano Charles Field Haseltine).

Un nome che gioca in casa è quello del viennese Ferdinand Georg Waldmüller (1793-1865) con «La lettura della lettera», olio su tela, 57,5x46,3 cm, stime 280-350mila euro, mentre il preraffaellita-neoclassico inglese John William Godward (1861-1922) ha l’olio su tela «Dolci sogni», del 1904, 56x42,5 cm, valutato tra 160 e 180mila euro.

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Vittorio Bertello, 22 ottobre 2018 | © Riproduzione riservata

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