Nella fucina di Barocci
Trentotto fogli in mostra nel Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi documentano il processo creativo dell'artista

Firenze. Mentre è in corso a Roma la mostra «Raffaello, Parmigianino, Barocci, Metafore dello sguardo» ai Musei Capitolini fino al 10 gennaio, ed Eike Schmidt, direttore degli Uffizi, ha appena inaugurato all’Ermitage di San Pietroburgo l’esposizione del «Noli me tangere» di Barocci, anche il Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi espone una bellissima selezione di 38 disegni, a cura di una giovane studiosa, Roberta Aliventi con il cooordinamento scientifico di Marzia Faietti. «Federico Barocci, disegnatore, la fucina delle immagini» fino al 3 aprile 2016, ben documenta il complesso processo creativo di Barocci (Urbino, 1535-1612) che si caratterizza per la cosidetta reiterazione variata: ogni singola figura è studiata più e più volte anche all’interno dello stesso foglio, mutandone la posa o alcuni dettagli, rimodellando continuamente le forme, con un segno veloce, nervoso. Ma al contempo
...
(l'articolo integrale è disponibile nell'edizione su carta)

