Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Laura Lombardi
Leggi i suoi articoli
La scelta di uno spazio, con vista sulla piazza del Casino, che ospiterà eventi e mostre in un crocevia internazionale, nei pressi dell’Italia, tiene conto dell’interesse crescente verso arte e cultura sviluppatosi negli anni del principato di Alberto II, anche grazie all’ampliamento del porto e del territorio, come confermano gli esiti molto soddisfacenti delle fiere e mostre al Grimaldi Forum e al Nouveau Musée National a Villa Paloma.
La galleria, che mantiene il suo impegno a offrire un ambiente riservato e di buon gusto per collezionisti scelti, musei e studiosi, apre con la mostra «Glazed: The Legacy of the Della Robbia» in collaborazione con Sotheby’s (in parte la mostra si era già tenuta dal 21 ottobre al 18 novembre scorso nella sede newyorkese della casa d’aste): 18 opere in terracotta invetriata, il metodo inventato da Luca della Robbia e portato avanti nei decenni successivi da Andrea e Giovanni, Girolamo e Luca il giovane.
Il ruolo di rilievo di Moretti in ambito internazionale è ormai indiscusso: dopo l’apertura della prima galleria a Firenze nel 1999 con la mostra «Da Bernardo Daddi a Giorgio Vasari», e di quella londinese nel 2005 (che da luglio si trasferirà in Duke Street), Moretti quest’anno sarà nuovamente presidente della Biennale Antiquariato di Palazzo Corsini. La sua galleria svolge da molti anni attività filantropiche nel mondo dell’arte, finanziando pubblicazioni di monografie su pittori italiani, borsisti presso molte istituzioni e donando opere a importanti musei del mondo. «Monaco è una città che frequento dal 2001 e che ho visto in espansione per il mercato dell’arte e in tempi recenti ho deciso di aprire uno spazio perché credo che possa diventare una delle capitali europee del nostro settore», spiega Moretti. «Londra rimarrà un punto fondamentale della galleria Moretti e a luglio 2017 contiamo di trasferirci nella nuova sede».
Altri articoli dell'autore
Tra l’Accademia di Belle Arti di Firenze, la Fondazione Ragghianti di Lucca e il Museo Ardengo Soffici di Poggio a Caiano, due giornate di studio grazie a nuove fonti archivistiche e a carteggi inediti propongono una rilettura dell’opera del pittore, lontano dalle sperimentazioni delle avanguardie
Nuova veste espositiva per il celebre bronzo etrusco, assurto a simbolo dell’Unità d’Italia, grazie al contributo dei coniugi statunitensi Winchester, prima tappa del riallestimento delle sale etrusche
Il Centro Luigi Pecci ospita una visione inconsueta dell’artista italiano: il rapporto con l’aleatorietà della fotografia istantanea tra anni Settanta e Ottanta
In una mostra a Palazzo Grifoni Budini Gattai il fotografo e filmmaker accosta suoi scatti recenti a immagini della storica fototeca del Kunsthistorisches Institut che qui aveva sede. Tra archivi, musei e collezioni al di fuori dei consueti circuiti turistici in cui si sono sedimentati materiali e conoscenza, la sua indagine compone il ritratto di un laboratorio di sperimentazione nei secoli



