Proprio come i tempi che stiamo attualmente vivendo, i primi decenni del Secolo scorso sono stati un periodo di accelerazione e rapida modernizzazione. All’arte prodotta negli USA in quegli anni il Whitney Museum of American Art di New York dedica la mostra «At the Dawn of a New Age: Early Twentieth-Century American Modernism» che apre il 7 maggio e si concluderà nel marzo 2023.
Sessanta opere in stili e media diversi di oltre quarantacinque artisti raccontano la varietà di risposte dell’arte a una realtà di forte cambiamento, offrendo un ampio e approfondito sguardo sul modernismo americano. In mostra ci sono nomi come Georgia O'Keeffe, Aaron Douglas, Charles Burchfield, Marsden Hartley, Oscar Bluemner, Elie Nadelman, ma anche donne e artisti di colore che la storia ha trascurato, nonostante il ruolo rivoluzionario che hanno avuto nel creare nuovi stili e tendenze.
Curata da Barbara Haskell, la mostra presenterà dipinti, disegni, sculture, stampe, fotografie e xilografie attraverso i quali il visitatore potrà ripercorrere un momento storico che fu decisivo per la creazione di uno stile e di un’identità artistica specificamente americani.
«Agli albori del Whitney, il Museo prediligeva il realismo rispetto agli stili astratti, dichiara Barbara Haskell, solo dalla metà degli anni '70 il Museo ha allargato la sua attenzione e ha iniziato ad acquisire opere non figurative. Rimangono delle lacune, ma la collezione di Modernismo del primo Novecento è ora tra i punti di forza del museo. Mettendo insieme lavori iconici e ben noti, opere rimaste negli archivi per anni e nuove acquisizioni, At the Dawn of a New Age offre l'opportunità di rivalutare il modo in cui raccontiamo la storia di questo periodo dell'arte americana e di celebrarne la complessità e lo spirito di innovazione».
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