Mappe, carte e cartoni

Laura Lombardi |  | Firenze

In comune hanno i materiali cartacei, elementi fondanti del loro linguaggio, ma diversi i percorsi,  e i modi, per esprimere significati legati dal fil rouge della dimensione urbana, evocato anche dal titolo della mostra, «Urban Papers».

La galleria Frittelli propone sino al 12 febbraio un dialogo sottile ma eloquente tra  le opere di Mimmo Rotella (1918-2006), Paolo Masi (1933) e Andrea Francolino (1979), facendo emergere le sintonie esistenti nella riflessione sulla condizione umana tra artisti di generazioni diverse.

Nella riappropriazione della realtà urbana operata da Mimmo Rotella nei suoi «retro d’affiche» tra il 1954 e il 1960, l’artista mette a nudo, tramite lacerazioni, le colle, le ruggini, le aggregazioni e i residui sul retro dei manifesti, e reincolla gli stessi manifesti al contrario, fino a nascondere l’immagine originaria per far prevalere la materia.

I «Cartoni» di Paolo
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(l'articolo integrale è disponibile nell'edizione su carta)

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