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Guglielmo Gigliotti
Leggi i suoi articoliLe guide turistiche di Roma lanciano il loro grido di dolore: i biglietti di accesso al Colosseo, messi a disposizione online sul sito di CoopCulture, vengono acquistati in pochi secondi e a centinaia di migliaia per volta da potenti software (bot) messi in campo da pochi grandi tour operator, che a loro volta redistribuiscono i biglietti, anche in forma di secondary ticketing (bagarinaggio), davanti alle arcate dello stesso Colosseo.
In questa giungla, centinaia di guide non riescono più a lavorare, perché, a Roma, nel pacchetto di offerta di visite guidate, non si può omettere il Colosseo. Spiega Isabella Ruggiero, presidente di Agta, Associazione guide turistiche abilitate: «I soggetti danneggiati da questo monopolio, oltre alle singole guide, sono le agenzie che non dispongono di tali sofisticati mezzi tecnologici. Facciamo un appello al Ministero della Cultura e al Ministero del Turismo per trovare una soluzione, e nel frattempo abbiamo dato mandato al nostro studio legale di intraprendere le azioni necessarie, tra cui la segnalazione all’Autorità garante della concorrenza e del mercato».
Annett Schrank, partita Iva con piccola impresa di guide turistiche in lingua tedesca, conosce bene la situazione: «Roma sta collassando, sta trionfando il caos, la legge del più forte. Il turismo andrebbe invece gestito, non subìto. Io e i miei impiegati ci troviamo fino a 5-6 ore al giorno ad attendere che vengano pubblicate le vendite online, per acciuffarle, ma i biglietti spariscono in pochi secondi. Rischiamo di chiudere, ed è amaro pensare che era meglio quando c’era meno turismo, perché è questo il problema principale. Un altro problema è Instagram: le folle di turisti vengono per farsi una fotografia e poter dire “sono stato al Colosseo, mi invidiate?”. Noi stiamo cercando di offrire percorsi alternativi, anche più tranquilli, ma è difficile convincere i turisti che Roma non è solo il Colosseo».
Rincara la dose la guida turistica Giancarlo del Taglia: «L’impossibilità di offrire tour all’interno del Colosseo costringe me e le piccole agenzie per cui lavoro a dirottare i clienti sui grandi tour operator che, avendo accesso a migliaia di biglietti, riescono a offrire invece tali visite guidate. E la beffa è che, non riuscendo più a lavorare per i miei clienti, sono spesso costretto a lavorare per i grandi tour operator anch’io».
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