Image

«Femmes au jardin» (1866 ca) di Claude Monet © C2RMF - Thomas Clot

Image

«Femmes au jardin» (1866 ca) di Claude Monet © C2RMF - Thomas Clot

Le donne che viaggiavano con Monet

Terminato il restauro del monumentale «Femmes au jardin», una delle opere più celebri del maestro dell’Impressionismo

Luana De Micco

Leggi i suoi articoli

Uno dei dipinti più celebri di Claude Monet, «Femmes au jardin», un’opera di gioventù del maestro dell’Impressionismo, realizzato nel 1866 circa, è tornato nelle sale del Musée d'Orsay a marzo dopo un lungo restauro.

La tela era stata trasferita nel 2020 al Centre de recherche et de restauration des musées de France (C2RMF), nel palazzo del Louvre, per essere sottoposta a una serie di analisi. Si sa che l’opera monumentale aveva sofferto molto già ai tempi di Monet che la portò con sé in diversi viaggi. Appartenne al pittore Fréderic Bazille e al mercante Paul Durand-Ruel, prima di entrare nelle collezioni nazionali nel 1921.

Gli esperti del C2RMF hanno confermato che il quadro, che era stato rintelato un secolo fa, conserva il telaio di origine. Diagnosi ai raggi X hanno mostrato che il pittore ritoccò più volte la pittura, modificando la posizione della donna con l’ombrello e aggiungendo più tardi la donna con l’ampio abito a righe.

Il quadro presentava diversi strati di vecchie vernici, che col tempo avevano preso una tonalità giallastra. Attraverso un lavoro di assottigliamento delle vernici, le restauratrici Bénédicte Trémolières e Séverine Françoise hanno ritrovato il bianco luminoso degli abiti. È stato anche riparato uno strappo nella parte bassa della tela, probabilmente già presente all’epoca di Monet.

«Femmes au jardin» (1866 ca) di Claude Monet © C2RMF - Thomas Clot

Luana De Micco, 22 aprile 2022 | © Riproduzione riservata

Articoli precedenti

Il mosaico ritrovato nel centro della cittadina francese è lo spunto per approfondire il mito dell’eroe omerico

A cinque anni dall’incendio anche i 22 dipinti monumentali della Cattedrale sono stati recuperati e fino al 21 luglio si possono vedere da vicino

Si chiama Neom la megalopoli futuristica, dal costo di 500 miliardi di dollari e dalle dimensioni gigantesche di una catena montuosa. Utilizzerà energie rinnovabili «a zero emissioni», ma persino i francesi contestano a Edf, partner connazionale, il fatto che il progetto sia disumano e insostenibile

Opere in ceramica che rappresentano bizzarre creature ibride, tra uomo, animale ed elementi naturali arricchiscono il suggestivo percorso espositivo nella galleria Perrotin

Le donne che viaggiavano con Monet | Luana De Micco

Le donne che viaggiavano con Monet | Luana De Micco