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La stele di Plon Plon

Il Museo Barracco è uno dei più preziosi gioielli del purtroppo poco conosciuto circuito di otto piccoli musei comunali gratuiti

Federico Castelli Gattinara

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Fino al 28 maggio presenta «All’ombra delle piramidi», la ricostruzione della cappella funeraria di Nefer, potente dignitario vissuto nell’Egitto della IV Dinastia e sepolto in una mastaba ai piedi della piramide di Cheope, di cui il museo possiede la «stele della falsa porta».

La lastra calcarea, donata dal governatore d’Egitto a Plon Plon (Napoléon-Joseph-Charles-Paul Bonaparte, detto Plon Plon, era figlio del fratello minore di Napoleone I), prima fu allestita nella sua sontuosa Maison Pompéienne, fatta costruire su ispirazione di una domus di Pompei, quindi finì all’asta a Parigi dove nel 1868 venne comprata dal barone Giovanni Barracco, primo pezzo della sua magnifica collezione di antichità.

Per l’occasione è stata montata insieme alle riproduzioni delle lastre dello stesso monumento oggi disperse tra Louvre, Ny Carlsberg Glyptotek di Copenaghen, Birmingham Museum of Art, University of Pennsylvania Museum di Filadelfia e Museum of Fine Arts di Boston, in modo da ricostruire in scala reale (1:1), nella loggia esterna al primo piano del museo, l’immagine di una sepoltura egizia del III millennio a.C.

Nefer era stato soprintendente di tutti gli scribi del re, dei magazzini delle provviste e anche della casa delle armi, per questo ebbe l’onore di una sepoltura così prossima ai faraoni. La lastra lo presenta seduto al tavolo delle offerte, come da tradizione, ma rivela una certa arcaicità nei geroglifici realizzati ancora a rilievo e non incavati nella pietra.

Federico Castelli Gattinara, 01 febbraio 2017 | © Riproduzione riservata

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La stele di Plon Plon | Federico Castelli Gattinara

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