La presunta truffa milionaria ai danni dei Musei Vaticani

Una casa editrice italiana, la Scripta Maneant, venderebbe a terzi i diritti delle opere possedute dai Musei Vaticani, intascandosi i profitti. Queste le accuse del «The Daily Wire», ma l’inchiesta appare inconsistente

Il backstage della campagna fotografica di Scripta Maneant nella Cappella Sistina
Arianna Antoniutti |

Il sito americano «The Daily Wire» ha annunciato la scoperta di una presunta truffa milionaria ai danni dei Musei Vaticani. Una casa editrice italiana, la Scripta Maneant, venderebbe a terzi i diritti delle opere possedute dai Musei Vaticani, intascandosi i profitti.

La notizia è stata ripresa dalla stampa nazionale e internazionale ma, a ben guardare, l’inchiesta appare decisamente inconsistente. L’avvocato Sarah Rose Speno sostiene di aver contattato la casa editrice bolognese perché «avevamo scoperto, scrive sul Daily Wire, un volume con alcune immagini ad alta risoluzione degli interni del Vaticano, compresa la Cappella Sistina. Ci interessava molto avere l’opportunità di ottenere la licenza per quelle immagini il prima possibile». Il volume «misterioso» è in realtà una pubblicazione edita nel 2017 dai Musei Vaticani con Scripta Maneant (prefazione di Antonio Paolucci), che, in tre volumi a tiratura limitata, racchiudeva una completa campagna fotografica della Cappella Sistina.

L’avvocato Speno sostiene di aver contattato Scripta Maneant per conto della società americana Museum Masters International, al fine di realizzare una mostra immersiva sul Rinascimento italiano. A giudicare dal sito della MMI, la loro attività espositiva sembrerebbe ferma al 2015. La Scripta Maneant avrebbe ceduto, questa la tesi della Speno, i diritti dei Musei Vaticani senza averne la facoltà.

L’Ad di Scripta Maneant, Giorgio Armaroli, ha precisato che la sua società «non ha mai dichiarato e mai dichiarerà di poter cedere a chiunque alcuna immagine o alcuna licenza di immagine, né per questo tipo di attività né per attività di carattere più squisitamente editoriale». La Scripta Maneant ha annunciato inoltre che «si riserva di intervenire attraverso i propri legali a tutela della propria immagine e della propria attività, dei soci e dei dipendenti, qualora tale diffusione di accuse infamanti non venisse immediatamente ritirata». Da parte sua, la Museum Masters International ha licenziato Sarah Rose Speno e prende le distanze dalle sue dichiarazioni: «Qualsiasi cosa abbia detto e fatto la signora Speno è solo sua iniziativa».

I Musei Vaticani, proprio in collaborazione con Scripta Maneant, nell’ottobre scorso, avevano lanciato la loro prima mostra immersiva, con tanto di copyright del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano. «Immersive Vatican», questo il titolo del progetto multimediale, è stato ospitato fino al 6 novembre presso la Lighthouse ArtSpace di Boston.

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