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Carla Cerutti
Leggi i suoi articoliRon Arad è tra i protagonisti dell’asta di design organizzata da Dorotheum a Vienna il 7 novembre. Il suo prototipo della libreria «This Mortal Coil» (1993), in acciaio curvato a forma di bobina e proveniente da una collezione privata tedesca, è proposto con una stima di 100-150mila euro, la sedia «Big Easy» (1988) a 40-60mila euro e la «Well Tempered Chair» (1986) per Vitra è offerta a 9-12mila euro.
Tra gli esempi più significativi del Bauhaus, spicca la rara sedia «Beugel Stoel», disegnata da Gerrit Thomas Rietveld nel 1927 e valutata 12-15mila euro. Numerosi gli arredi di produzione e design italiano a opera di Franco Albini, Osvaldo Borsani, Gio Ponti, Fornasetti, Gino Sarfatti, Andrea Branzi, Mario Bellini, Vittorio Nobili, Gianfranco Frattini, Massimo Iosa Ghini, Ettore Sottsass e Tommaso Barbi, oltre a un raro grande lampadario a plafoniera, in vetro a foglie e boccioli, disegnato da Flavio Poli per Seguso Vetri d’Arte nel 1950 e stimato 22-32mila euro, e un vaso «a fasce ritorte» di Fulvio Bianconi per Venini del 1951 ca, valutato 6-8mila euro.
Per quanto riguarda il design contemporaneo più recente, vengono proposti lavori di Gilbert Bretterbauer, Oskar Zieta, Luigi Colani, Patrick Rampelotto, Bernhard Hausegger, Eva Renée Nele Bode e Alfonzo Conzeta.

«Big Easy» di Ron Arad
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