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Federico Castelli Gattinara
Leggi i suoi articoliIl top lot dell’asta di arte asiatica da collezioni private europee che Bertolami Fine Arts presenta il 9 novembre è il numero 59: una coppa cinese in porcellana bianca con decoro minimalista a grandi cerchi rossi incastonata in una montatura tardorinascimentale europea (stima a richiesta).
La coppa fu prodotta a Jingdezhen, città della provincia cinese dello Jiangxi ancora oggi capitale mondiale della porcellana, e risale al periodo Jiajing (1522-66), undicesimo imperatore della dinastia Ming, come le analoghe coppe conservate nelle raccolte del Topkapi Saray Museum di Istanbul e di Palazzo Pitti a Firenze, quest’ultima già di Ferdinando I de’ Medici. Entrata in Europa, venne valorizzata con una montatura in argento dorato inciso e cesellato con motivi di frutta, conchiglie, grottesche, maschere leonine e baccanali.
Studi recenti la riconducono all’Inghilterra di Elisabetta I, magari parte dei doni del sultano Murad III in occasione dell’avvio di formali relazioni diplomatiche e commerciali tra l’Impero Ottomano e il Regno d’oltremanica. Arrivata quindi in Occidente forse tramite la Turchia, non se ne hanno notizie certe prima che finisse nel tesoro di Elisa Baciocchi, sorella di Napoleone e, tra il 1805 e il 1814, granduchessa di Toscana. Da lei passò nelle mani di Francesco Lugrammi, alto ufficiale del Regno d’Italia, nella cui famiglia è rimasta fino ai giorni nostri.

Coppa cinese in porcellana bianca, prodotta a Jingdezhen e datata al periodo Jiajing (1522-66)
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