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- Ada Masoero
- 15 luglio 2017
- 00’minuti di lettura


La collezione svelata
- Ada Masoero
- 15 luglio 2017
- 00’minuti di lettura
La Pinacoteca Cantonale Giovanni Züst, frutto del collezionismo di Giovanni Züst (Basilea 1887-Rancate 1976) accoglie la mostra «Le stanze svelate. La collezione d’arte di Ivo Soldini dai Vela a Marino Marini».
Aperta sino al al 27 agosto, ideata da Mariangela Agliati Ruggia e curata da Simona Ostinelli con Alessandra Brambilla, la rassegna esibisce la raccolta di dipinti, sculture e grafiche formata dall’artista ticinese Ivo Soldini (Lugano, 1951) e dai suoi antenati. Conservata nella casa di famiglia a Ligornetto, la collezione è rimasta sempre segreta e comprende, tra le altre, opere di Carlo Bossoli, Felice Filippini, Edmondo Dobrzanski, Imre Reiner, Marino Marini, Manzù, Picasso (un nucleo di grafiche), Klee, Fontana e Zadkine.
A queste si aggiungono le opere collezionate dall’antenato Domenico Soldini (1809-79), uomo di fiducia di Vincenzo Vela (curò la contabilità per la costruzione della casa museo di Ligornetto), mentre del figlio Antonio (1839-77), scultore, la mostra esibisce un gruppo di lavori inediti: da loro giungono in collezione le opere di Vincenzo, Lorenzo e Spartaco Vela.
In occasione della mostra Ivo Soldini, con le figlie, ha donato alla Pinacoteca Züst un «Ritratto maschile» (1860 ca) di Antonio Rinaldi da Tremona, pittore prediletto da Giovanni Züst, che con le sue opere iniziò la propria collezione.