La Cappella della Sindone di Lagnasco
È uno dei quattro siti della provincia di Cuneo in restauro grazie a un investimento totale di circa cinque milioni di euro provenienti da enti pubblici e privati

L’ultimo discendente della casata dei Marchesi Tapparelli di Lagnasco, l’ambasciatore e senatore del Regno d’Italia Emanuele Tapparelli d’Azeglio, morto il 24 aprile 1890 a Roma, venne sepolto nella Cappella di San Gottardo all’interno del cimitero di Lagnasco.
L’edificio, oggetto di un recente intervento di restauro architettonico e artistico, venne costruito nel 1553 dalla famiglia Tapparelli come cappella del proprio castello per battezzare i nuovi nati. La decorazione pittorica dell’interno si deve a Pietro Dolce, pittore saviglianese che in territorio saluzzese decorò anche l’ala di levante dello stesso Castello di Lagnasco.
Risolti i gravi problemi statici della Cappella, si è proceduto al restauro degli affreschi: l’intervento è stato suddiviso in due lotti sotto la supervisione di Valeria Moratti, funzionario della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province
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