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Guglielmo Gigliotti
Leggi i suoi articoliRoma. Al Museo Nazionale Romano di Palazzo Altemps, dal 21 giugno fino al primo settembre, un’installazione di seimila mattoni di Elisabetta Benassi dialoga con le opere dell’antichità. «Empire» è tanto il titolo dell’operazione, quanto la parola, densa di evocazioni storiche e politiche, che l’artista romana ha fatto incidere su ciascun mattone.
Il progetto espositivo ha vinto la terza edizione del bando Italian Council (2018), concorso ideato dalla Direzione generale arte e architettura contemporanee e periferie urbane del Ministero per i Beni e le Attività culturali per promuovere l’arte contemporanea italiana nel mondo.
La grande costruzione di mattoni giunge infatti a Palazzo Altemps dopo la mostra all’Istituto Italiano di Cultura di Londra, per tornare successivamente oltremanica, nel Galles, dove sarà esposta alla Mostyn Contemporary Art Gallery della cittadina di Llandudno.
L’opera troverà infine la sua sede definitiva presso il Museo Nazionale Romano di Crypta Balbi a Roma, in contemporanea all’esposizione documentativa presso la sede della Pontificia Accademia dei Virtuosi al Pantheon. È così che il mattone, elemento costitutivo di base dell’architettura antica, esportato sotto l’impero romano in molte parti d’Europa, diviene messaggero di una differente idea di costruttività, fondata sulla riflessione e sul dominio delle comuni regole di convivenza.

Elisabetta Benassi, «Empire 2018-19», installazione a Palazzo Altemps, realizzata grazie al finanziamento dell’Italian Council
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