Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Arianna Antoniutti
Leggi i suoi articoliI Musei Vaticani hanno approfondito l'operato degli artisti italiani chiamati a lavorare in Terrasanta da Antonio Barluzzi tra il 1914 e il 1955. Architetto e terziario francescano, Barluzzi coordinò pittori, scultori e artigiani che decorarono tra l’altro la Basilica della Trasfigurazione sul Monte Tabor, la chiesa dell’Agonia al Getsemani e il Santuario delle Beatitudini. Tra i 21 artefici (di tutti biografia in appendice) al lavoro per edifici sacri progettati da Barluzzi o per santuari da restaurare Giulio Aristide Sartorio, Duilio Cambellotti e Giulio Bargellini.
Grazie al lavoro d’archivio Bruno Mantura ha radunato materiali documentali, grafici, fotografici ed epistolari relativi a una stagione che «ebbe la fresca qualità dell’esperimento condotto nel rapporto complesso e tenace tra l’iconografo e l’artista». Gli scritti di Mantura, Anna Maria Damigella e Alessandra Imbellone illustrano l’operato degli artisti con ricchi apparati iconografici, mentre il saggio di Anna Nuzzaci delinea la figura di Barluzzi. Completano il volume il testo di Paolo Pieraccini dedicato alla Palestina dall’Impero Ottomano allo Stato d’Israele e una biografia di Barluzzi elaborata da Gian Maria Secco Suardo.
Artisti italiani in Terrasanta. Pittori, scultori e artigiani al lavoro nei santuari di Antonio Barluzzi. 1914-1955, a cura di Bruno Mantura, 584 pp., ill., Musei Vaticani, Città del Vaticano 2017, € 96,00

Il Santuario delle Beatitudini a Cafarnao, di Antonio Barluzzi, 1938
Altri articoli dell'autore
Dopo la pausa estiva, riapre l’Antiquarium della Villa con l’esposizione del grandioso cratere il cui fregio è scolpito con scene di simposio bacchico. Intanto 58 Marmi sono in tour negli Stati Uniti: prima tappa il Kimbell Art Museum
La direttrice Luana Toniolo ci anticipa le novità riguardanti le due sedi, Villa Giulia e Villa Poniatowski, a cominciare dai primi risultati del restauro del celebre Sarcofago degli Sposi
Restaurata, è tornata visibile nel Museo Gregoriano Etrusco la copia ottocentesca della parete di fondo della tomba distrutta a Vulci dopo la sua scoperta nel 1833
Il Rapporto 2025 della Federazione, dedicato al turismo culturale, è positivo. Ma attenzione all'«overtourism» e agli occupati nel settore culturale: solo il 3,5% del totale (e per metà autonomi), al di sotto della media comunitaria