Alessandro Martini
Leggi i suoi articoliAmericano di nascita e britannico di adozione, cosmopolita intriso di cultura europea, Henry James non è stato soltanto l’autore di romanzi straordinariamente capaci di descrivere luoghi, stili e personaggi, ma anche un attivissimo corrispondente di riviste, sia negli Stati Uniti sia nell’amatissima Europa.
Il volume che esce ora in italiano, pubblicato nel 1885, racconta il lungo itinerario compiuto tre anni prima in Francia, tra storia, cultura, architettura e memorie letterarie: da Tours, città natale di Balzac, fino in Borgogna, passando per Amboise, Chambord, Tolosa, Avignone e molte altre località. Un perfetto ritratto di un mondo (e di un turismo) d’antan, grazie a una penna tanto colta quanto arguta.
Breve viaggio in Francia, di Henry James, edizione italiana a cura di Maurizio Ascari, 292 pp., Edt, Torino 2020, € 12,00
Articoli precedenti
Due mostre portano per la prima volta in Italia l’arte d’avanguardia russa, sovietica e soprattutto uzbeka, raccolta in decenni da Igor’ Savickij, artista, archeologo e fondatore del Museo Statale di Nukus, nel deserto del Karakalpakstan
Dopo le esperienze alla Bevilacqua La Masa, alla Querini Stampalia e alla Pirelli HangarBicocca, la critica e curatrice torna nella sua città natale a dirigere il più «antico» museo d’arte moderna in Italia
Una mostra per raccontare la storia del ponte e non solo progetto di Armando Brasini
Nominato dal ministro Sangiuliano («e forse dalla presidente Meloni», dice), sarà il presidente per i prossimi quattro anni: «Non ho mai nascosto la mia vicinanza politica, ma non parliamo né di egemonia né di occupazione»