Il tappeto nel quadro

Beba Marsano affronta nel suo vasto volume legato a una prossima esposizione della galleria antiquaria Moshe Tabibnia di Milano, un tema affascinante: quello della presenza dei tappeti nell’iconografia.
Il titolo gioca con un rimando alla celebrata storia cinese di amori, svelamenti e tradimenti di Somerset Maugham: Il velo dipinto, e propone una serie di possibili ingressi alla fruizione di questo oggetto che muta di segno e senso tra Oriente e Occidente. Recinto sacro, simbolo della dimora domestica nel mondo arabo, specchio della perfezione nel racconto della figura del tessitore, mago degli intrecci, in tempi brevi ha trovato utilizzi assai diversi nei repertori d’Europa.
Tra le sezioni in una cui la pubblicazione è articolata colpisce quella dedicata al Tappeto teatro, con la seducente «Betsabea» di Gérôme e l’animata visione de «I giocolieri» di Anselmo Bucci. In evidenza anche il
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