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Il regalo postumo di Rivetti al «suo» Castello

Alessandro Martini

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In occasione di «Arte e Impresa. Omaggio a Marco Rivetti» (7 luglio; cfr. «Vernissage» di luglio-agosto, p. 12), Gianna Recchi, presidente della Fondazione Marco Rivetti, ha annunciato la donazione al Castello di Rivoli delle opere del Fondo Rivetti.

Si tratta di: «Porte regali» (1992) di Marco Bagnoli, «Senza titolo» (1967) di Pier Paolo Calzolari, «Cutting Through the Past» (1992-93, nella foto) di Rebecca Horn, «Scultura n. 24» (1968), «La pioggia» (1966-72) e «Vento nel capanno» (1979), tutte di Fausto Melotti, «Architettura fondata dal tempo-Architettura sfondata dal tempo» (1981) di Mario Merz, «Soffio di creta H» (1978) di Giuseppe Penone, «La stanza delle tazze» (1985-86) di Remo Salvadori e «Di umano ’85-II» (1985) di Emilio Vedova.

Marco Rivetti, industriale alla guida del Gft e morto vent’anni fa, è stato presidente del Castello di Rivoli dal 1988 al 1993.

Alessandro Martini, 10 settembre 2016 | © Riproduzione riservata

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