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Flavia Foradini
Leggi i suoi articoliVienna. Al grido di «Art belongs to everybody», Ai Weiwei dichiara il primato del (quasi) ready made e crea delle istruzioni per montare un’opera d’arte fai da te: un manufatto dunque in un numero imprecisato di (copie) originali, cioè multipli di spoerriana memoria. Il tutto va eseguito su modello di un prototipo in 4 versioni che Ai Weiwei mostra in foto e video dal sito di una grande catena tedesca di fai da te con filiali in tutta Europa, Hornbach.
Proprio in quelle filiali si possono acquistare i componenti, mentre dal sito si può scaricare l’opuscolo «simil Ikea» per il loro assemblaggio. La richiesta all’artista cinese è partita dall’azienda, che vagheggiava un progetto artistico di forte impatto mediatico e condivisibile da un vasto pubblico: «Per quest’opera non ho pensato al mondo del collezionismo. Piuttosto al fatto che tutti abbiano la capacità di produrre arte, che non necessariamente migliora il mondo, ma può fare di una persona un essere migliore», chiosa l’artista.
Il risultato auspicato e suggerito dal prototipo di Ai Weiwei è un montaggio di giubbotti riflettenti modificati (minimo 2, massimo 5), da mettere in mostra nella propria casa. Se desiderato, si può anche scaricare il certificato di autenticità. Il titolo dell’opera è fissato dall’artista: «Safety Jackets Zipped the Other Way», che è anche il titolo di un libro acquistabile anch’esso dal sito di Hornbach, comprendente fra l’altro un’intervista dell’artista con Hans Ulrich Obrist.
Hornbach fa sapere con soddisfazione: «L’artista Ai Weiwei ha creato un’opera con materiali Hornbach. Come controproposta a un mercato dell’arte senza freni, quest’opera la si può fare da sé, al costo dei materiali necessari. Sii parte di un’azione artistica pubblica e costruisciti un Ai Weiwei originale». I componenti si possono naturalmente comprare anche dalla concorrenza.
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