Il Piemonte protegge i suoi paesaggi

Piemonte, un paese dell'Alessandrino. Foto di Mark Cooper per la Regione Piemonte
Stefano Miliani |  | Torino

I paesaggi del Piemonte hanno un difensore in più. Per dirla più correttamente: la Regione ci si mette d’impegno. Ha aggiornato il Piano paesaggistico regionale (Ppr) del 2009 fissando perimetri delle zone da salvaguardare e limiti su quel che non si può toccare o non si può modificare dopo una ricognizione palmo a palmo durata almeno cinque anni.

Che cosa cambia? Valga citare qualche capitolo a titolo di campione: il Ppr 2015 interviene per proteggere i tenimenti di valore storico e rurale dell’Ordine Mauriziano; vuole impedire che i prati presso l’abbazia di Vezzolano possano essere intaccati; nell’affascinante territorio della «baraggia» vercellese da un lato obbliga chi voglia ampliare un fabbricato a rendere volumi, colori e altezze «compatibili» con proporzioni e cromie circostante, dall’altro fa scattare il segnale rosso a cave e a centri commerciali o produttivi. Oppure, sempre per fare qualche
...
(l'articolo integrale è disponibile nell'edizione su carta)

© Riproduzione riservata
Altri articoli di Stefano Miliani