Il giardino optical di Ferruccio Gard
A Ca’ Pesaro in mostra le sue recenti ricerche sul colore, le forme, la luce

Venezia. Ferruccio Gard è in mostra a Ca’ Pesaro, Galleria internazionale d’arte moderna di Venezia, fino al 6 dicembre con una dozzina di dipinti recenti, sottoposti a un titolo che è anche il suo programma artistico: «Chromatism and Optical art».
Dal ’69 Gard è infatti attivo nell’ambito della più rigorosa ricerca pittorica, quello passata alla storia come arte programmata, o cinetica, o optical, perché fondata sullo studio dei processi fondamentali della percezione visiva e delle relative corrispondenze psicoemotive. In catalogo, la curatrice della mostra, Gabriella Belli, scrive che «la proposta di una sequenza compatta e organica di vera pittura sembra un giardino fiorito, nel quale si ricompongono le gerarchie degli strumenti essenziali del dipingere». Questi strumenti sono per il settantacinquenne Ferruccio Gard, piemontese di nascita, ma dal ’73 veneziano, le forme e i colori
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