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Stefano Miliani
Leggi i suoi articoliNella piana di Castelluccio di Norcia (celebre anche per le sue lenticchie Igp), suscita contestazioni una struttura per la ristorazione in via di completamento, battezzata «Deltaplano», progettata dalla Regione Umbria con il Comune di Norcia.
Per Franco Ferroni di Wwf Italia e consigliere dell’Ente Parco Monti Sibillini il problema più grave è che, al di là delle promesse verbali, mancano garanzie concrete per smantellare il centro quando gli esercizi commerciali torneranno nel paesino. A suo parere il progetto cambierà lo stupendo paesaggio, ha avuto la precedenza rispetto alle casette Sae, le Soluzioni Abitative d’Emergenza per i residenti, «e il centro commerciale, perché questo è, anche se in piccolo, concentrerà i consumi dei turisti a discapito un giorno del borgo».
Il Wwf critica l’assenso dato dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio umbra e ha presentato un esposto alla Procura di Perugia. «Inorridisce chi non abita lì», replica Alfiero Moretti, dirigente dell’Ufficio Speciale della Ricostruzione per la Regione: «Sono strutture reversibili, in acciaio, vetro e legno, bullonate, smontabili tranquillamente, dal tetto a verde (come mostra l’immagine in basso del progetto, Ndr) con vegetazione del luogo, di soli 1.500 metri quadri, a ridosso della collina dove c’era una cava abbandonata. Diamo una risposta a una decina di attività (ristoranti e una scuola di volo) altrimenti senza prospettive. Non è un centro commerciale, non siamo cementificatori».

Il «Deltaplano» a Castelluccio di Norcia
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