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Il contemporaneo fa centro

Guglielmo Gigliotti

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La seconda edizione di «Arte in centro» ha due novità: un sottotitolo, «Mete contemporanee» e un curatore generale, Andrea Bruciati. Le tappe di questo circuito dedicato all’arte contemporanea sono, dal 26 luglio al 6 settembre, tre centri di Abruzzo e Marche, ovvero Ascoli Piceno, Castelbasso (in provincia di Teramo) e Pescara.

A dar vita a questa polarità diffusa dell’arte d’oggi sono l’Associazione Arte Contemporanea Picena, di Ascoli Piceno, la Fondazione Malvina Menegaz per le Arti e le Culture, di Castelbasso, e la Fondazione Aria - Fondazione Industriale Adriatica, che ha sede a Pescara. Il titolo complessivo delle tre rassegne, «Qui non si canta al modo delle rane» è antico, risale a Cecco d’Ascoli (1269-1327), ed è tratto dalla sua opera letteraria «Acerba etas»; ma i primi a citarlo furono i futuristi della rivista fiorentina «Lacerba» nel 1913, assumendolo a motto di un rinnovamento delle arti.

Tra questi due principi, il passato e l’avanguardia, il locale e il globale, si pongono le tre mostre di «Arte in centro» 2015, pensate come confronto tra artisti di generazioni diverse.

Ad Ascoli Piceno opere di Gina Pane (Biarritz 1939 - Parigi 1990) dialogheranno, negli ambienti della Galleria Osvaldo Licini, sita nell’ex convento di Sant’Agostino, con quelle dei giovani artisti Yuri Ancarani, Francesca Grilli, Diego Marcon, Moira Ricci e Luca Trevisani.

A Castelbasso, invece, in Palazzo De Sanctis e in Palazzo Clemente, lavori di Gino De Dominicis trovano echi indiretti nelle opere, anche molto differenti, di Thomas Braida, Luigi Presicce, Luca Vitone, Rosa Barba e Agne Raceviciute.

Le eredità di Pino Pascali (Polignano a Mare 1935 - Roma 1968) sono invece evidenziate dal confronto di sue opere con quelle recenti di Pierpaolo Campanini, Federico Tosi e Invernomuto, Simone Berti e Rossella Biscotti, distribuite nelle sale del Museo delle Genti d’Abruzzo e dello Spazio Matta a Pescara. 

Guglielmo Gigliotti, 21 luglio 2015 | © Riproduzione riservata

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Il contemporaneo fa centro | Guglielmo Gigliotti

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