Federico Florian
Leggi i suoi articoliA cent’anni dalla nascita del Bauhaus, un nuovo museo dedicato alla scuola e al successivo movimento modernista tedesco apre al pubblico l’8 settembre nella città che fu uno dei suoi centri propulsori: Dessau. Non distante dalla scuola progettata da Walter Gropius negli anni Venti, l’architettura del nuovo Bauhaus Museum, ideata dallo studio di Barcellona addenda (Roberto González, Anne Hinz, Cecilia Rodríguez, Arnau Sastre, José Zabala), reinterpreta in senso contemporaneo i principi razionalisti dei Bauhäusler: funzionalità, trasparenza e leggerezza.
«Il progetto di addenda si ispira fortemente al linguaggio architettonico del Bauhaus e si adatta perfettamente al tessuto urbano di Dessau», afferma Claudia Perren, direttrice del museo. Il museo tedesco si compone di una black box di acciaio al piano superiore, avvolta da un guscio di vetro (sede della collezione permanente), e di un piano terra-foyer completamente trasparente (sede di mostre temporanee, laboratori ed eventi): un edificio dal costo di 28 milioni di euro e con una superficie espositiva di 3.500 metri quadrati, concepito per esporre e preservare una collezione di quasi 50mila oggetti, in precedenza presentata solo parzialmente nel Bauhaus Building di Gropius.
La collezione, il cui nucleo originale risale a un’acquisizione di 148 lavori di Bauhäusler nel 1976, racconta la storia della celeberrima scuola di Dessau attraverso pezzi di design, mobili, tessuti e opere d’arte visiva. Per celebrare l’inaugurazione del museo e il centenario del Bauhaus, dall’11 al 15 settembre l’edificio ospita il festival Stage Total: cinque giorni di performance, pièce teatrali e workshop ideati da artisti, coreografi e designer, fra cui la première internazionale dell’opera musicale «Violett» di Vasilij Kandinskij in una produzione di Arila Siegert.
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