I siti italiani, osservati speciali
Nasce l’Osservatorio dei siti italiani Unesco. Intanto l’Associazione Beni italiani Patrimonio mondiale chiede nuove norme purché «a costo zero»
La VII Conferenza nazionale sui siti Unesco, conclusa a Roma il 10 novembre (cfr. lo scorso numero, p. 12) ha discusso e deciso: sta per nascere un Osservatorio dei siti italiani» del Patrimonio mondiale. Avrà più funzioni ma servirà soprattutto a monitorare con continuità lo stato dei siti e a coordinare meglio le tante strutture burocratiche e gestionali che si occupano della loro protezione e valorizzazione. Manca ancora un documento finale che stabilisca composizione e compiti dell’Osservatorio, ma arriverà a breve. Per ora è certo che sarà creata una banca dati sempre aggiornata con documenti, indirizzi, soluzioni e informazioni: un luogo d’incontro, scambio, condivisione di esperienze e problemi multidisciplinari. Verrà data particolare importanza, secondo i principi dell’Unesco, a una strategia che miri a integrare i siti iscritti nella Lista con il resto del patrimonio culturale e
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